Bevanda senza precedenti a base di merlot e inattesi sentori di mezcal.

Quando provi ad abbracciare due culture distanti 10.250 km l’una dall’altra e ci riesci, o sei un antropologo o sei Tinto De Mezcal, un fluido dall’anima latina che dà a Messico e Bel Paese più di un motivo per volersi bene. Il loro cupido? Alessio Melia che, mentre tutti impastavano, usava il lockdown per inventare una storia d’amore alcolica come non se vedevano da tempo. O meglio dal 1492 quando Colombo, approdato nella patria dell’agave su legni spagnoli, vi diffuse l’alambicco: che golpe quando, grazie al distillatore, il pulque messicano di agave fermentata divenne l’acquavite che chiamiamo mezcal! Sbalorditivo come quando un rosso italiano incontra il Malacara. Occhio, però, a come lo chiami: questo Tinto non è un vino, non è un mezcal e nemmeno un superalcolico. Se proprio insisti nel volerlo etichettare fai pure, noi intanto brindiamo alla tua: “Arriba, Abajo, Al centro, Pà Dentro!"

Perché lo abbiamo scelto

Quando la notizia del Tinto De Mezcal ci ha raggiunti abbiamo voluto saperne di più e quello che abbiamo scoperto è una storia di esperimenti, intuizioni e multiculturalità. A farcela assaggiare Alessio Melia – sempre a caccia di modi intriganti per riempire il calice – Tommaso Botter e gli enologi dell’azienda agricola veneziana “Caneva di Giancarlo”. Solo Merlot DOC del Basso Piave e Granaccia lasciati invecchiare fino a sei mesi in botti il cui legno è intriso di mezcal Malacara e dei suoi effluvi. Il risultato? Un’alchimia audace e inaspettata, né del tutto vino, né completamente distillato. Tinto De Mezcal gioca una partita a sé (e la vince)!

Come lo bevi?

Fresco o a temperatura ambiente, liscio, in cocktail o con qualche scorza di limone. Versalo in un calice e scatenati a immaginare il suo matrimonio perfetto. Gli unici limiti sono la tua fantasia e la capienza della bottiglia (ma se ne hai un’altra…).

Quando lo versi, vedi e senti...

Un liquido cremoso dalle profonde sfumature vinaccia, tinto di nome e di fatto. Una volta nel bicchiere, stuzzica il naso con note smokey, vinose ed erbacee, ma è quando raggiunge il palato che dà il meglio di sé in una morbida esperienza speziata che fa scivolare il rosso nelle retrovie affumicate del mezcal.

• per chi è un regalo perfetto: per l’amico un po’ etnologo, un po’ enologo.
• per quale locale è top: per il tapas bar in riva al mare e il ristorante specializzato in carne.
• evenienza in cui stapparlo: dopo una partita Italia – Messico. Vinca chi vinca: in bocca è sempre un pareggio.
  
  

Sei un bartender o una barlady? Parliamo di mixology...

Tinto De Mezcal è lo zelig della bottiglieria, ideale se tutti ti conoscono per l’irrefrenabilità del tuo estro e vuoi un prodotto che ti permetta dei twist low alcohol da far scattare la fiesta! Parola d’ordine? Locura!

Scheda tecnica

Paese di provenienza: Italia, fatto con uvaggio italiano e mezcal messicano 
Produttore: La caneva di Giancarlo
Tipologia: Tinto de Mezcal 
Gradazione alcolica: 14%
Formato: 75 cl.